Sia che abbiate costruiti i filtri necessari, sia che li abbiate acquistati già pronti, è ora possibile divertirsi a catturare immagini e frame video con la webcam. Sicuramente rimarrete affascinati dai dettagli rivelabili dall'infrarosso, specialmente nelle riprese in condizioni di scarsa illuminazione; ad esempio, nel riprendere un soggetto illuminato dai lampioni stradali, pur spingendo al massimo i comandi di luminosità e contrasto della webcam, generalmente non si ottiene un gran risultato, perché i lampioni stradali falsano l'esposizione, apparendo come macchie brillantissime contornate da aloni luminosi. Un filtro infrarosso blocca invece la quasi totalità della luce visibile, consentendo di esporre correttamente il soggetto umano da riprendere.
E se la la luce infrarossa necessaria è insufficiente? Niente paura, c'è sempre la soluzione: esistono in commercio i cosiddetti illuminatori a radiazione infrarossa, usati per l'appunto nei sistemi anti-intrusione e allarme. Essi emettono una radiazione nel vicino infrarosso (tipicamente intorno agli 850 nm di lunghezza d'onda) totalmente invisibile all'occhio umano, ma che per il sensore della webcam equivale a illuminare il soggetto come se si utilizzasse un potente faretto.
Tali illuminatori hanno una portata che si estende tipicamente da 10 metri fino a raggiungere i 150 metri, a seconda del modello; un esempio è offerto da NicoShop. I prezzi variano da poche decine di euro a 100/200 euro, a seconda del modello. Per chi volesse costruire anche un illuminatore a infrarosso, può consultare il sito di Marubeni, un rinomato costruttore statunitense di led di potenza, a infrarosso e non.
La tecnica descritta è conosciuta con il termine active infrared, ed è comunemente utilizzata nelle installazioni di sicurezza di centri commerciali, residenziali e militari. Un esempio banale dei risultati ottenibili utilizzando un illuminatore infrarosso e una camera sensibile anche all'infrarosso è visibile nell'immagine seguente (tratta dal sito Extreme CCTV).
Come si può vedere, il soggetto è illuminato da dietro e, ripreso da una fotocamera, normale appare completamente oscurato, esattamente come apparirebbe a un normale osservatore umano. Il soggetto è però illuminato anche da un illuminatore a infrarosso, e l'immagine risultante, visibile sul monitor in bianco e nero, appare invece perfettamente nitida e riconoscibile. A questo punto abbiamo esaminato tutti gli aspetti hardware del sistema anti-intrusione casalingo. Nelle prossime puntate esamineremo il lato software.
E se la la luce infrarossa necessaria è insufficiente? Niente paura, c'è sempre la soluzione: esistono in commercio i cosiddetti illuminatori a radiazione infrarossa, usati per l'appunto nei sistemi anti-intrusione e allarme. Essi emettono una radiazione nel vicino infrarosso (tipicamente intorno agli 850 nm di lunghezza d'onda) totalmente invisibile all'occhio umano, ma che per il sensore della webcam equivale a illuminare il soggetto come se si utilizzasse un potente faretto.
Tali illuminatori hanno una portata che si estende tipicamente da 10 metri fino a raggiungere i 150 metri, a seconda del modello; un esempio è offerto da NicoShop. I prezzi variano da poche decine di euro a 100/200 euro, a seconda del modello. Per chi volesse costruire anche un illuminatore a infrarosso, può consultare il sito di Marubeni, un rinomato costruttore statunitense di led di potenza, a infrarosso e non.
La tecnica descritta è conosciuta con il termine active infrared, ed è comunemente utilizzata nelle installazioni di sicurezza di centri commerciali, residenziali e militari. Un esempio banale dei risultati ottenibili utilizzando un illuminatore infrarosso e una camera sensibile anche all'infrarosso è visibile nell'immagine seguente (tratta dal sito Extreme CCTV).
Come si può vedere, il soggetto è illuminato da dietro e, ripreso da una fotocamera, normale appare completamente oscurato, esattamente come apparirebbe a un normale osservatore umano. Il soggetto è però illuminato anche da un illuminatore a infrarosso, e l'immagine risultante, visibile sul monitor in bianco e nero, appare invece perfettamente nitida e riconoscibile. A questo punto abbiamo esaminato tutti gli aspetti hardware del sistema anti-intrusione casalingo. Nelle prossime puntate esamineremo il lato software.
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